Individuate le criticità, abbiamo iniziato a condividere e immaginare lo spazio : nel gioco, i primi a esprimere i loro desideri sono stati i bambini: “Noi vogliamo un campo di calcio per non disturbare le signore”, “una casa per giocare”, “un bar”…
C’é stato chi tra i più adulti si lamentava della presenza di cani e della sporcizia della piazza, chi ancora dell’abbandono da parte delle amministrazioni e chi sognava sedute più comode…
Il nostro incontro vuole tendere a indurre attraverso l’immaginazione la possibilità di appropriarsi lo spazio pubblico e renderlo lo scenario di un esperienza estetica!
Pensiamo all’arte non come mero spettacolo ma come gioco creativo che allarga le possibilità percettive di ogni individuo!

